venerdì 6 marzo 2015

Everything I Never Told You - Celeste Ng



Questo romanzo comincia nel 1977 a Middlewood, una classica cittadina della provincia americana, uno di quei posti con le villette di legno ben verniciate, ognuna con il proprio piccolo giardino e magari un cane. In una di queste case abita la famiglia Lee, che cerca di mimetizzarsi come può ma non è una famiglia come tutte le altre: il padre, James, è di origine cinese, mentre Marilyn, la madre, è americana. Nath, il primogenito, è un ragazzo molto studioso che sogna di fare l’astronomo e Hannah, l’ultima arrivata, è poco più che una bambina, quando Lydia, la prediletta dei genitori, scompare. Il suo corpo verrà ritrovato alcuni giorni dopo in fondo a un lago a pochi metri da casa. Ovviamente la polizia fa delle domande ai familiari: Lydia di recente si comportava in modo strano? Frequentava qualcuno? Sembrava triste? Ma no, stava benissimo, risponde Marilyn, che per la figlia sognava un brillante futuro da medico - quello che lei non aveva potuto avere per sé - e fin da piccola le aveva regalato testi scientifici che ora giacciono impolverati nella stanza di Lydia. Accanto ai libri, altri doni della madre: tanti diari, che Marilyn apre sperando di capire cosa è accaduto. Ma li trova intonsi. Penso che il silenzio sia uno degli elementi chiave di questo romanzo: i personaggi, schiacciati dalle aspettative reciproche, non possono comunicare. Non sono in grado di dire cosa vorrebbero davvero fare e chi vorrebbero diventare, perché sanno che deluderebbero le persone che amano. Non riescono a integrarsi nella comunità, che guarda con sospetto la famiglia metà cinese e metà americana, e non sanno confortarsi a vicenda. La morte di Lydia infrange l’equilibrio delicatissimo su cui si reggevano le vite di James, Marilyn, Nath e Hannah e costringe tutti a fare i conti con i propri segreti.
Ho amato molto il modo in cui l’autrice svela la psicologia dei personaggi: senza mai giudicare, ma con grande lucidità, in modo graduale mette a nudo i loro pensieri e desideri più profondi. Forse Everything I Never Told You non è uno di quei romanzi che scorrono rapidi: io l’ho letto con calma perché avevo bisogno di metabolizzare la sofferenza dei personaggi. Di sicuro, però, non me ne dimenticherò in fretta.



                                                           (Fonte: latimes.com)